Valtournenche 2015


Tradizionale Settimana bianca sulle nevi di Valtournenche (Valle d’Aosta), presso la «Villa del Seminario», una casa per ferie arroccata in località Muranche, costruita all’inizio dello scorso secolo per accogliere i seminaristi della Diocesi di Aosta durante le vacanze estive.


La Settimana bianca, organizzata dal Circolo Alleluia da domenica 8 a sabato 14 marzo 2015 costituisce il momento clou della vita associativa nella stagione invernale, per cercare di ritrovare mediante lo sport, la vita all’aria aperta, il contatto con la natura, una dimensione dell’uomo libera dai condizionamenti e dalla routine della vita quotidiana.


Il viaggio è accompagnato da fitte conversazioni, preghiere e indicazioni meccaniche del navigatore satellitare; arriviamo a destinazione nel tardo pomeriggio di domenica, quando ancora l’abbondanza di luce si riflette sulla neve depositata su tutto il tratto finale della Valtournenche. L’immancabile confusione al momento di depositare i bagagli e prendere posizione nella camera prescelta inaugurano l’inizio del soggiorno vero e proprio, seguìto da una visita frettolosa al deposito di sci, per il noleggio del materiale e la scelta degli accessori.


La giornata tipo prevede: sveglia al mattino presto, ricca colazione al buffet, tappa al deposito per indossare sci e scarponi, spostamento in ovovia fino a Salette, per cominciare la giornata di sport.




Dopo una mattinata di curve, slalom, muri e discese, ci si ritrova per il pranzo al rifugio, un antico edificio in pietra e legno ristrutturato da poco, dove possiamo gustare un pasto abbondante, a base di prodotti tipici locali.

Dal tavolo passiamo alla prima sdraia disponibile, per poter chiacchierare in compagnia sotto i raggi del sole, peraltro caldi e battenti in una settimana ininterrotta di tempo splendido. Un bel caffè zuccherato o una barretta di cioccolata ci offrono lo slancio per percorrere le piste alte della Valle già intaccate dalla temperatura e leggermente allentate.

Verso le 16, poco prima della chiusura degli impianti, ritrovo al rifugio nei pressi della Ovovia per un’ultima sosta, a base di vin brulé e cioccolato con panna.


Dopo il rientro, un breve riposo in camera, una sbirciata ai programmi televisivi, un bel bagno ristoratore, un cambio d’abito. Verso le 18.45 celebriamo l’Eucaristia nella piccola chiesetta della Casa.


Giunge l’ora della cena, come sempre ricca di varie portate; segue un momento serale di relax tra i profumi di una gustosa tisana, qualche gioco di gruppo, buona conversazione. Ad energie ormai esaurite, ci prepariamo per il giorno seguente e ci concediamo il doveroso riposo.


Una giorno saliamo alle piste partendo da Cervinia; nonostante qualche contrattempo (“qualcuno” ha perso la tessera di gruppo per il pranzo al rifugio e la propria tessera per gli impianti di risalita…), anche questa si rivela una giornata ricca di belle emozioni.




Abbiamo percorso più o meno tutte le piste del comprensorio e assaporato la sensazione unica di sciare ai piedi del monte Cervino, che continuamente si offriva al nostro sguardo con la sua imponenza massiccia e la monumentalità di un vero gigante.


Non è mancata l’occasione per pregare; abbiamo potuto recitare il Santo Rosario tra un impianto e l’altro; ci siamo confrontati anche con chi incontravamo, a volte credenti, a volte distratti, a volte indifferenti o atei.


È stata una settimana veramente rigenerante; la prossimità al cielo e alle alte vette delle montagne ci ha richiamato alla necessità di un rinnovato impegno nel camminare verso le vette dello spirito. Vari i temi delle omelie durante la Messa, per accompagnare il nostro cammino della Quaresima verso la Pasqua: la conversione, il tempo da dedicare a Gesù, l’amore a Dio e al prossimo, la penitenza.


Come sempre, abbiamo avuto modo di vivere, tra noi e con gli altri, solidarietà, comunione fraterna, comprensione… ci siamo trovati vicini, abbiamo sperimentato gioia e complessità del vivere insieme, abbiamo trovato quei punti in comune che hanno ovviato alle divergenze. In fondo, il valore dello sport è proprio quello di accomunare, di creare valori; e se lo sport è legato alla fede, ecco che allora il quadro è completo: noi ne siamo stati testimoni!




Ci siamo salutati con affetto tra noi e con quanti avevano condiviso questo tempo di vacanza, in particolare le persone che lavorano nella casa che ci ha ospitato; abbiamo salutato le cime; scendendo a valle, abbiamo sentito la necessità di rivolgere ancora uno sguardo a questi luoghi così semplici, così lontani e vicini.


Lungo il viaggio di ritorno abbiamo fatto visita ad alcuni amici, tra cui don Luigi Rosario Marchesi di Gavi, nell’entroterra ligure, e Padre Agostino Barabino, dei Cappuccini all’Ospedale di San Martino a Genova.

Ci siamo fermati anche a salutare un altro caro amico, che in passato ha vissuto Settimane bianche con il Circolo Alleluia: don Fabrizio Ferrari, di Sant’Ilario a Genova.


Siamo infine tornati alle nostre case con qualche fatica in più, ma con il corpo e lo spirito rigenerati; in fondo, non esiste riposo senza la fatica, né la pace senza la croce.


Sergio Alessi