Montenero 2014


Il 15 ottobre scorso, il Circolo Alleluia ha organizzato l'annuale pellegrinaggio a Montenero.

La “risposta”: un pullman completo, con gente contenta di andare a un Santuario assai amato.


Così, siamo giunti sul colle in prima mattina per svolgere con calma quello che ognuno desiderava nel cuore.


La Celebrazione eucaristica, presieduta da don Bernardo, accompagnata dai canti dei fedeli e davvero partecipata.

Poi il Santo Rosario. Si sono viste tante corone in mano alle persone e,  d'istinto, è venuto a mente  ciò che il beato Bartolo Longo scriveva: «O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti d'inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora di agonia; a te l'ultimo bacio della vita che si spegne».


Non poteva mancare l'acquisto di souvenir per familiari e amici e l'accensione delle candele votive, umile segno di fiduciosa preghiera.


Verso le ore 11, siamo partiti alla volta di San Vivaldo, dove, nel luogo chiamato «Sacro monte», si conservano delle cappelle, che riproducono la topografia e i luoghi santi di Gerusalemme — motivo per il quale tutto il complesso monumentale viene chiamato «la Gerusalemme toscana». All'interno delle cappelle vi sono gruppi statuari in terracotta che «raccontano» gli episodi della Passione del Signore.

La costruzione risale all'inizio del ’500. Una guida preparatissima ha aiutato il gruppo a «leggere» i personaggi all'interno delle cappelle: una vicenda spirituale e artistica di prim'ordine; davvero, un godimento dell'anima.


In ultimo, una simpatica puntata a Certaldo, nella Valdelsa. È patria dello scrittore Giovanni Boccaccio. Siamo saliti, servendoci di una divertente funicolare, alla zona antica, che ospita molti edifici di alto interesse storico.


Verso le ore 22 siamo giunti a casa, contenti per le intense esperienze spirituali e per aver scoperto alcune delle tante bellezze della nostra Toscana.

                                                                            Gualtiero Sollazzi